Molti genitori si domandano quale sia l’età giusta per la prima visita dal dentista. Ebbene, gli esperti raccomandano di portare il bambino da un professionista tra i 18 e i 24 mesi di età: questo, infatti, è il momento in cui i primi denti da latte si sono erotti.
Ovviamente il pediatra può comunque dare suggerimenti in senso diverso se pensa che ci sia bisogno di una visita anche prima. Come si vede, comunque, la prima visita va effettuata abbastanza presto, già a partire dal secondo anno di età.
In una prospettiva di prevenzione, in effetti, prima si inizia e meglio è. È ovvio che a un’età così precoce un bambino difficilmente ha problemi che riguardano il cavo orale: ma è possibile per il dentista fornire i primi suggerimenti che i genitori terranno in considerazione per curare i primi dentini e la bocca del piccolo.
Dopo la prima visita dal dentista
Di certo è di fondamentale importanza prestare la massima attenzione alla salute dei denti dei bambini il prima possibile. Dopodiché il piccolo deve essere sottoposto a controlli regolari una o un paio di volte all’anno.
Così, l’igiene orale può essere monitorata e tenuta sotto controllo, come pure lo sviluppo della bocca; in caso di problemi possono essere fornite eventuali raccomandazioni, anche a proposito della dieta che il piccolo dovrebbe seguire.
C’è un altro motivo per cui vale la pena di portare il bambino dal dentista presto: in questo modo, infatti, si può instaurare un buon rapporto con il professionista, e il piccolo non ne avrà paura.
Le carie nei bambini piccoli
Più di tre bambini su cinque hanno le carie già a tre anni. Come noto, la placca batterica è uno dei fattori più importanti che sono alla base della carie.
In particolare, un’igiene orale eseguita in modo non adeguato fa sì che i batteri si accumulino intorno al dente, per poi aggredire lo smalto dentale. Nel caso dei decidui – i cosiddetti denti da latte – le carie all’età di tre anni si formano perché:
– I denti non vengono spazzolati in maniera corretta;
– Vengono assunti zuccheri in quantità troppo elevata
– I bambini hanno la brutta abitudine di tenere le mani in bocca.
Grazie alle visite precoci i piccoli hanno la possibilità di familiarizzare con il dentista, che così può fornire dei suggerimenti anche ai genitori. I bambini a volte ricevono anche un kit regalo, ovviamente sotto forma ludica, che li stimoli a prendersi cura della propria bocca e dei propri denti.
I denti da latte
Sono in tanti i genitori che ritengono non così importante pulire i denti da latte, visto che prima o poi cadranno, magari anche per non sentire le lamentele dei piccoli che non hanno voglia di pensare alla propria igiene orale.
Come si può facilmente intuire, però, questo è un errore che non ci si può permettere di commettere, e far andare i bambini a letto senza che si siano lavati i denti è un grosso sbaglio. I denti da latte di sicuro sono provvisori, e questo non si può negare; d’altro canto, però, più si formano carie nei denti da latte e più elevato è il pericolo che esse tornino a manifestarsi anche quando ci saranno i denti permanenti. Come si vede, dunque, la prevenzione è un aspetto da cui non si può prescindere.
Il valore della prevenzione
Prevenire serve a evitare ai bambini dolori e fastidi, e ai genitori a evitare spese molto costose. Far visitare i bambini piccoli dal dentista non è un lusso, ma una necessità. Ovviamente i bambini possono essere preparati alla prima visita da un professionista, magari mettendo a loro disposizione il loro gioco preferito, così da tranquillizzarli.
I genitori possono rimanere accanto ai figli nel corso della visita, ma ovviamente è indispensabile che a loro volta siano sereni, per non trasmettere ansia e preoccupazioni ai piccoli. Un accorgimento utile è quello di prenotare la visita a un orario in cui il bambino non è abituato a dormire; se fosse necessario andare dal dentista nell’orario del pisolino, il piccolo potrebbe essere nervoso.
Come tranquillizzare il bambino
È chiaro che in vista della prima visita dal dentista il ruolo del genitore è molto importante: mamma e papà devono essere bravi nel far capire al figlio che quella che sta per affrontare è un’esperienza piacevole, e a questo scopo c’è bisogno di gesti e di parole positive. Invitare il bambino a non piangere, per esempio, è sbagliato, perché lo mette in allarme e gli comunica l’idea che ci sia qualcosa di brutto dietro l’angolo.
Visto che dal dentista il bambino dovrà aprire la bocca e tenerla aperta per più di qualche secondo, può essere utile “allenarsi” già a casa, ovviamente rendendo questa esperienza un gioco e il più possibile divertente e curiosa.
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